Roberto
e la protesi hi-tech, le associazioni Padimo e A.S.L.A e i 370 iscritti alle
Stracittadine di Sit Group
Non ci sarà solo la gara di cartello tra Paula, Girma e Seifu o
quella tra Vernyhor, Hanane e De Pinho, favorite della prova femminile. Certo,
la Maratona S.Antonio vivrà del confronto tra i campioni che cercheranno di
stabilire il nuovo record della corsa. Ma vivrà anche, o forse soprattutto,
delle tante piccole e grandi storie degli atleti che più raramente si
conquistano articoli sui giornali o servizi in tivù ma che, con le loro vicende,
rendono affascinante questa disciplina. Sono quattromila i podisti che domenica
21 aprile saranno alla partenza di Campodarsego o a quella della mezza
maratona, da Camposampiero. Ne abbiamo scelti alcuni, queste sono le loro
storie.
ROBERTO
BELLINGARDO, PROTESI HI-TECH ALLA MEZZA MARATONA
Istruttore
di fitness, 52 anni, Roberto Bellingardo corre con una protesi di ultima
generazione in fibra di carbonio al piede sinistro, ricevuta dall’Inail. Sarà
al via nella mezza maratona, categoria T44 (amputati). Già campione italiano su
pista nei 5.000 metri all’aperto e nei 1.500 indoor, il suo obiettivo «è
arrivare a partecipare ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro nella maratona.
Per ora mi sto preparando nella mezza: ho corso la prima alla Stramilano e
questa sarà la mia seconda esperienza. Per riuscirci al meglio avrò una protesi
nuova preparata per Padova». Dal punto di vista agonistico il suo caso ricorda
per certi versi quello di Pistorius: in questi ultimi anni ha gareggiato
tranquillamente con i normodotati usando delle protesi “di base” e ottenendo
risultati strabilianti, con un record assoluto nei 5.000 metri di 22 minuti e 6
secondi. Ma Roberto, che ha perso la gamba in un incidente motociclistico nel
2000, non ha mai abbandonato l’obiettivo maratona.
IN
CORSA CON PADIMO
Numerose
le «eccellenze padovane» al via nelle Stracittadine. Fra tutte, segnaliamo
Padimo, associazione scientifica che si occupa della malattia di Parkinson e
dei disordini del movimento. Il suo gruppo schiera una ventina di podisti, fra
cui l’atleta olimpica Silvia Sommaggio, che si dividerà fra Padimo e Action
Aid. «All’arrivo libereremo in aria dei palloncini colorati che conterranno
all’interno un messaggio e il recapito dell’associazione – spiega il giornalista
Gianfranco Natoli, alla guida della squadra – Chi li ritroverà è invitato a
contattarci». La natura di Padimo, che ha sede in via Santa Maria Assunta, è
duplice: il comitato scientifico si impegna a studiare tutte le innovazioni, le
ricerche, gli atti dei convegni che si svolgono nel mondo; l'altra è quella che
coinvolge i portatori della malattia di Parkinson e dei disordini del movimento
attraverso momenti di incontro, di sostegno, attività ricreative e motorie,
nell’ottica della continuità delle azioni neuroriabilitative e psicologiche.
A.S.L.A.,
CORRERE CONTRO LA SLA
La
Maratona S.Antonio vedrà partecipe anche quest’anno l’associazione A.S.L.A.
onlus per la lotta contro la sclerosi laterale amiotrofica. Nata in memoria di
Silvio Bastianello e guidata dalla presidente Daniela Fasolo, l’A.S.L.A. si
propone spesso in iniziative di sport e solidarietà, per tenere alta
l’attenzione su quella che oggi è la più diffusa della malattie rare, la SLA.
Domenica 21 aprile alle ore 10.30 a Camposampiero saranno pronti a partire per
la corsa 5 ammalati di SLA in carrozzina, spinti da un nutrito gruppo di atleti
appartenenti a diverse società sportive, per percorrere tutti i 21 chilometri
previsti dalla mezza maratona. Sulle maglie di coloro che con grande determinatezza
hanno accettato di correre per A.S.L.A. si leggeranno chiaramente gli slogan:
“Gli amici son angeli silenziosi che ci aiutano a rimetterci in piedi quando le
nostre ali non si ricordano più come si fa a volare” e “GRAZIE SANDRO”.
Infatti quest'anno la partecipazione alla maratona da parte dell’associazione è
dedicata a Sandro Boscaro, un amico che ha partecipato alle altre edizioni in
carrozzina e che ci ha lasciato da pochi giorni.
IN
GARA 38 NAZIONI. E C’E’ CHI ARRIVA DA SINGAPORE
E’
una Maratona sempre più internazionale: in totale saranno presenti atleti
provenienti da 38 Paesi e da quattro continenti. Le nazioni più rappresentate
dopo l’Italia sono, nell’ordine: Francia (26), Stati Uniti (24) e
Slovenia (20). Si segnala la presenza di maratoneti provenienti da Paraguay,
Singapore e Ecuador.
IL
PIU’ VECCHIO, IL PIU’ GIOVANE
Correre fa bene. E lo può
testimoniare meglio di tutti Angelo Squadrone, nato il 21 febbraio 1929: è lui,
con i suoi 84 anni, il più anziano tra gli atleti al via. In campo femminile la
palma spetta a Irma Sabbioni (Bologna). Delle donne non si dovrebbe mai dire
l’età, ma se la si precisa, nel suo caso, è solo per farle i complimenti: è
nata il 4 dicembre 1939. I più giovani? Il veneziano Filippo Carlon (Venezia),
nato il 20 gennaio 1995 e la modenese Angela Verrascina, nata il 2 dicembre
1993.
I
54 SUPERMARATONETI
E’
il club di chi senza maratone non vive. Una sorta di nazionale allargata,
potremmo dire, perché gli iscritti provengono da varie società sportive ma
hanno corso, in carriera, almeno 100 maratone. Il gruppo è quello del Club
Supermarathon e loro si presenteranno a Campodarsego ufficialmente in 54.
SOTTO
LA TONACA LE SCARPE DA CORSA, ANCHE DALL’IRLANDA
Ormai
indossa con la stessa disinvoltura la tonaca e le scarpe da ginnastica. E’ don
Leopoldo Voltan, don Leo per tutti, parroco di Campodarsego: dopo aver corso la
maratona, quest’anno sarà al via della mezza, dalla vicina Camposampiero. In
gara anche don Francesco Gallo, parroco di Este. E c’è pure un pastore protestante,
il quarantatreenne irlandese Michael Lanigan.
LUCIANO
MORANDIN LA CORRE A PASSO DI GAMBERO
A
Campodarsego ci sarà anche il padovano Luciano Morandin, classe 1947, pronto a
macinare chilometro su chilometro… di spalle. Già, perché Morandin è uno
specialista del retrorunning, letteralmente: corsa all’indietro. E’ una
disciplina nata come forma di riabilitazione per atleti colpiti da tendiniti o
in fase di recupero dopo traumi, ma fa proseliti anche tra chi sta benissimo,
perché sviluppa muscoli che normalmente non si usano e migliora la capacità di
concentrazione.
SIT
GROUP, IN 370 ALLE STRACITTADINE.
L’azienda è la SIT, e sviluppa e produce sistemi per la sicurezza, il comfort e
l’alto rendimento degli apparecchi a gas. Produce, però, anche una grande
passione per la corsa: sono 370 i suoi dipendenti iscritti alle Stracittadine.
E’ suo il gruppo più numeroso.
CASSA
DI RISPARMIO DEL VENETO: IN 42 ALLE PROVE AGONISTICHE
Cosa
c’è di meglio di correre all’aria aperta dopo una giornata trascorsa dietro a
un bancone o a una scrivania? Lo sanno bene alla Cassa di Risparmio del Veneto,
che non per niente ha una propria squadra agonistica. Domenica 21 aprile
schiererà 28 podisti alla mezza maratona e 14 alla gara da 42,195 chilometri.
LA
MARATONA DI STELLA CANDIAN. A QUATTRO ZAMPE
Ormai
la conoscono tutti. Lei è Stella, bastardina nata nel 2003, al via di
Campodarsego assieme al suo padrone Leonardo Candian, di Vigonovo. Dopo
l’iscrizione, effettuata alla «Corri X Padova», Stella (ma forse è stato
Leonardo…) ha anche scritto un post nella pagina facebook della maratona.
Eccone un sunto: «I ragazzi del camper sono stati gentilissimi, si ricordavano
di me e ho avuto tutti gli onori da veterana della corsa. E’ il sesto anno
che affronto i 42 chilometri di questa calorosa manifestazione. Con la
maratona si passano dei momenti magici: si comincia il giorno prima con la
visita all'expo. A casa mi tirano a lucido, poi passerella in Prato della
Valle, ritiro della sacca, foto di rito con studenti e studentesse addetti al
servizio che ormai mi conoscono. Un po' di saluti e coccole da atleti che
incontro tutte le domeniche o al giovedì. Un po' di strattoni al mio compagno
che tende a disperdersi fra gli stand, non so se perché interessato alle
proposte degli espositori o ai sorrisi delle espositrici…». Non c’è che dire,
Stella è la beniamina di tutti!
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